È ufficiale: il farmaco Veklury (Remdesivir) potrà finalmente essere usato anche per curare i gatti affetti da Peritonite Infettiva Felina (FIP). Lo ha stabilito il Sottosegretario alla Salute Gemmato, autorizzandone l’impiego per uso veterinario.
Una notizia attesa da anni da migliaia di famiglie e volontari E.N.P.A., che segna un vero punto di svolta nella lotta a una delle malattie più letali e temute del mondo felino.
Una battaglia lunga, finalmente vinta
La FIP, fino ad oggi, era quasi sempre una condanna per i gatti colpiti: una patologia grave, con altissima mortalità, contro la quale esisteva una cura efficace (il Remdesivir), ma non ancora autorizzata per uso veterinario in Italia.
Con una petizione nazionale, l’E.N.P.A. ha raccolto migliaia di firme, chiedendo a gran voce al Governo di permettere l’uso di un farmaco nato per curare il Covid-19 ma rivelatosi prezioso anche per salvare vite feline.
L’autorizzazione arriva con oltre un anno di anticipo rispetto al regolamento europeo 2024/1973, che avrebbe reso possibile l’uso del Remdesivir per la FIP solo dall’agosto 2026.
Da ora in poi, i veterinari potranno prescrivere il Veklury tramite ricetta elettronica veterinaria, esclusivamente per il trattamento della FIP e sotto la loro responsabilità.
Una nuova speranza per migliaia di gatti
Con questa autorizzazione, cambia il destino di tantissimi animali: una cura oggi c’è, ed è accessibile. Nessuno dovrà più assistere impotente alla progressione della FIP senza poter intervenire.
E.N.P.A. continuerà a seguire da vicino l’applicazione della misura, fornendo informazioni e supporto ai veterinari e ai proprietari di gatti.
“Questa misura è una risposta concreta per tutelare la salute animale, parte integrante della salute pubblica e del nostro benessere collettivo”, conclude la nostra organizzazione. “Una vittoria che dimostra come l’impegno civile e la determinazione possano portare a risultati concreti per la tutela dei nostri piccoli amici”.